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Credito d’imposta Transizione 5.0 – Il nuovo incentivo per l’innovazione sostenibile e digitale delle imprese

Con il Decreto Legge PNRR (DL 19/2024), convertito nella Legge 56/2024, è stato introdotto il nuovo Credito d’imposta Transizione 5.0, un incentivo che potenzia il precedente piano 4.0 puntando su efficienza energetica, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Il nuovo strumento agevolativo prevede contributi fiscali a favore delle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali innovativi e in formazione, con l’obiettivo di promuovere una transizione ecologica e digitale del sistema produttivo nazionale.

L’intervento è finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un totale di 6,3 miliardi di euro, da impiegarsi nel biennio 2024-2025.

Finalità

Il nuovo credito d’imposta intende:

  • incentivare l’efficientamento energetico dei processi produttivi;

  • favorire l’adozione di tecnologie digitali avanzate;

  • promuovere l’uso sostenibile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale;

  • sostenere le competenze digitali e green dei lavoratori.


Beneficiari

Possono accedere all’agevolazione tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile e dal settore economico di appartenenza, purché in regola con gli obblighi contributivi e fiscali e non soggette a procedura concorsuale.


Interventi agevolabili

Il credito si applica a tre tipologie di interventi, strettamente interconnessi:

a) Investimenti in beni materiali e immateriali 4.0

Rientrano gli investimenti in beni strumentali nuovi rientranti negli allegati A e B della Legge 232/2016, come:

  • macchinari e impianti interconnessi ai sistemi informatici;

  • software e sistemi integrati per l’automazione industriale;

  • strumenti per il controllo da remoto dei processi.

Condizione essenziale: gli investimenti devono comportare una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva o del processo coinvolto.

b) Spese per la formazione del personale

Formazione mirata all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie abilitanti della transizione digitale ed energetica. Le attività formative devono:

  • essere coerenti con gli investimenti realizzati;

  • riguardare tecnologie 4.0 e green;

  • essere svolte da soggetti esterni qualificati o da strutture interne accreditate.

c) Spese per la consulenza energetica

Sono ammesse le spese sostenute per:

  • la redazione delle diagnosi energetiche previste dalla norma;

  • la certificazione del risparmio energetico ottenuto;

  • i costi per perizie e asseverazioni da parte di soggetti abilitati.


Requisiti per l’ammissibilità

Gli investimenti sono ammessi a condizione che:

  • siano effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025;

  • conducano a una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il:

    • 3% a livello di unità produttiva,

    • oppure 5% a livello di processo interessato dall’investimento;

  • siano dimostrati tramite diagnosi energetica ante e post intervento, redatta da soggetti abilitati (ESCo, EGE, tecnici iscritti agli albi professionali).


Intensità dell’agevolazione

Il credito d’imposta varia in base al livello di risparmio energetico conseguito:

 

Riduzione consumi energetici Spese fino a 2,5 milioni € Da 2,5 a 10 milioni € Da 10 a 50 milioni €
≥ 3% unità / ≥ 5% processo 35% 15% 5%
≥ 6% unità / ≥ 10% processo 40% 20% 10%
≥ 10% unità / ≥ 15% processo 45% 25% 15%

Il limite massimo degli investimenti ammissibili è pari a 50 milioni di euro per impresa.


Spese escluse

Non rientrano tra le spese agevolabili:

  • beni usati;

  • spese per manutenzione ordinaria o sostituzione senza innovazione;

  • interventi non documentati da diagnosi energetica;

  • spese per beni non connessi all’efficienza energetica;

  • impianti destinati alla produzione di energia per la vendita.


Adempimenti e documentazione

Per poter fruire del credito è necessario:

  1. Redigere una diagnosi energetica ex ante;

  2. Presentare una comunicazione al GSE con le caratteristiche dell’investimento;

  3. Ottenere, a conclusione del progetto, una certificazione energetica ex post da soggetto terzo indipendente;

  4. Conservare la documentazione fiscale, tecnica e contabile per almeno 10 anni.


Modalità di utilizzo

Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 in tre quote annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello di completamento dell’investimento.

Non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e IRAP, né rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi o delle spese generali.


Cumulabilità

Il credito d’imposta 5.0 è cumulabile con altri aiuti di Stato, a condizione che non venga superato il limite massimo previsto dal regolamento UE di riferimento. Può quindi essere integrato con:

  • contributi regionali;

  • bandi PNRR;

  • incentivi per la formazione;

  • crediti d’imposta ordinari.

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